lunedì 5 ottobre 2020

G.I. Joe e Transformers n. 3

Il blog delle Cronache di Vector Sigma presenta il terzo capitolo della saga Marvel US intitolato G.I. Joe e Transformers:

G.I. Joe e Transformers n. 3

Essendo trascorsi molti mesi dalla presentazione dei capitoli precedenti, il blog li ripropone in formato PDF, scaricabili a questi link: G.I. Joe e Transformers n. 1 e G.I. Joe e Transformers n. 2

 

 

 

 

 

Annotazioni post-lettura

Per quanto sia stata in seguito ampiamente ignorata nelle continuità delle serie madri The Transformers e G.I. Joe, questa miniserie fu prodotta tentando di farla svolgere in parallelo alle serie principali (invece che incastonarla cronologicamente tra due specifici albi, o addirittura tra due specifiche pagine di un albo). Ecco quindi che i principali attori del primo episodio (Optimus Prime, Megatron e Comandante Cobra) scompaiono dalla scena con pochissime spiegazioni, mentre altri prendono il comando, come Serpentor, Shockwave. Solo di Optimus Prime ci viene detto qualcosa, dato che la scena del funerale è tratta dall'albo G1 Marvel US n.26 (ma i dialoghi di Omega Supreme appartengono a Perceptor).

Tra gli errori dovuti alla pletora di personaggi, vale la pena di segnalare che durante il funerale compaiono Jetfire e la sua versione "Macross" (forse). Compare anche Ratchet, che però nella serie The Transformers resta esplicitamente all'Arca, e non partecipa al funerale.

Quando Blaster accorre in soccorso di Omega Supreme, lo accompagnano due bizzarri Autobot: il cugino magro di Cosmos e un Red Alert col busto ruotato di novanta gradi. Vale la pena di osservare che Red Alert è uno dei grandi assenti della continuità G1 Marvel, e che lo si è visto (per errore) solamente nelle prime storie UK e, in seguito, in alcuni episodi ambientati nei futuri alternativi UK.

Lo sceneggiatore Higgins si sforza di dare spazio ai personaggi di entrambe le linee, ma, purtroppo, finisce col darne una lettura appiattita sulle loro biografie e insistentemente ridondante, quando invece non li fa agire come completi idioti (Omega Supreme dichiara di attendere che il nemico faccia una mossa, e subito dopo apre il fuoco; Blaster crede alle amorevoli parole di Serpentor, subito dopo che Cobra li ha attaccati senza provocazione; Dr. Mindbender e Serpentor si oppongono sin dall'inizio dell'alleanza coi Decepticon, ma consegnano la Centrale Alpha nelle loro mani; la senatrice Larkin incontra pubblicamente una famigerata terrorista, in un bar, come se volesse farsi catturare).

La tecnologia della Centrale Alpha è, ovviamente, troppo avanzata perche è sia stata realizzata dai terrestri, ed è altrettanto impensabile che i Decepticon non possano ricostruirla (anche se, riducendo la Terra a una palla di magma fuso, loro dove andrebbero? Non hanno una sola astronave a disposizione). L'ispirazione per un simile congegno è da cercarsi nella serie animata di G.I.Joe, dove la contesa di prodigiose innovazioni scientifiche con applicazione militare è all'ordine del giorno.

I due cambiamenti permanenti dell'universo dei Transformer G1 US che sopravvivono a questa miniserie sono la distruzione di Bumblebee e di Dirge. Mentre Bumblebee sarà ricostruito come Goldbug in un albo G1 Marvel US, Dirge dovrà attendere la saga G2 Marvel US per tornare in scena. All'epoca, la Marvel UK non pubblicò questa miniserie, e rimediò alla distruzione e rinascita di Bumblebee facendolo cadere sotto i colpi del mercenario Testa di Morte in G1 Marvel UK n. 114, per poi lasciare che Wreck-Gar lo ricostruisse in G1 Marvel UK n. 118, ma non prima che costui ci regalasse una memorabile interpretazione dell'Amleto con la testa di Bumblebee al posto del teschio di Yorick.

Indice di tutte le storie disponibili


 


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