sabato 31 ottobre 2020

La Vendetta del Caduto: "Nefasto" n.5

Il blog delle Cronache di Vector Sigma presenta il seguito della saga de La vendetta del Caduto: Nefasto
 
Nell'universo cinematografico, dopo gli eventi del film La vendetta del Caduto, i Decepticon sembrano sconfitti, con l'eccezione della milizia di Soundwave, signore delle informazioni digitali. Ma gli Autobot e il N.E.S.T. si accorgono presto di avere un altro nemico, molto più occulto e insidioso, i cui attacchi, atti a procurarsi qualunque residuono di energia dell'Omniscintilla presente sulla Terra, sembrano inarrestabili, coadiuvati come sono da misteriosi meccanoidi, tra cui persino un Decepticon con modalità alternativa di biplano. In quale remoto  passato affondano le radici del nemico senza volto?
Dopo una serie di feroci scontri, Optimus Prime e Soundwave si trovano costretti a stabilire una precaria alleanza, proprio mentre il maggiore Lennox del N.E.S.T. riceve un inatteso sostegno da Galloway, il direttore della NSA che aveva fatto di tutto per porre fine alla collaborazione tra umani e Autobot.
Il misterioso nemico comune, detto l'Iniziativa, è un cartello di influenti esseri umani annidati in ogni angolo della struttura di potere mondiale: il loro capo, il ricchissimo Carter Newell, ha appena svelato le carte, mettendo in pista armamenti capaci di controllare i cybertroniani e sconfiggere lo stesso Soundwave: gli Autobot scopriranno presto il segreto di questi armamenti, proprio come i membri dell'Iniziativa scopriranno l'inganno attuato da Carter, in Nefasto n.5, disponibile in PDF per il download.
 
Dagli archivi del defunto sito delle Cronache di Vector Sigma, ricompaiono in formato PDF anche i capitoli precedenti della saga: Nefasto n.1 - Nefasto n.2 - Nefasto n.3 - Nefasto n.4.

mercoledì 28 ottobre 2020

[Serie animata G1] - Scheda di S1 E01- "More Than Meets The Eye" (Parte 1)

Nella settimana che segna il 35° anniversario della prima trasmissione dei cartoni animati dei Transformer in Italia, ripeschiamo dagli archivi del defunto sito delle Cronache di Vector Sigma la scheda del primo episodio della detta serie animata G1: godetevi il riassunto, le frasi memorabili e le note su tutto lo scibile dei Transformer.




 
101. More Than Meets The Eye - Part 1 (“Più di ciò che appare – Parte 1”)

Scritto da: George Arthur Bloom
 
Storia

Su Cybertron, milioni di anni fa, gli Autobot sono sull’orlo dell’estinzione. Millenni di guerra con i loro acerrimi nemici, i Decepticon, hanno prosciugato le risorse del pianeta.

Gli Autobot Wheeljack e Bumblebee, dopo aver recuperato alcuni conduttori di energia, evitano a stento di essere catturati da una pattuglia di Seeker Decepticon e tornano alla città di Iacon, quartier generale degli Autobot.
Lì, Optimus Prime, capo Autobot, conferisce coi suoi vicecomandanti Jazz e Prowl per pianificare una missione nello spazio, alla ricerca di Cybertron. Le spie Decepticon Soundwave e Laserbeak ascoltano inosservati.

Nella base Decepticon, il capo Decepticon Megatron progetta di intercettare gli Autobot; al suo vicecomandante Shockwave lascia l’incarico di occuparsi di Cybertron.
Gli Autobot decollano nella loro vasta nave spaziale, seguiti dall’incrociatore Decepticon.

La collisione di due asteroidi scatena una tempesta di detriti, costringendoli a usare la maggior parte della loro energia per farsi strada nella conseguente tempesta.
I Decepticon sfruttano questa vulnerabilità e attaccano. Entrambe le navi, ormai fuori controllo, si schiantano sul vicino pianeta Terra.

Quattro milioni di anni trascorrono.

Nel 1984, un vulcano si risveglia, riattivando l’Arca, che è mezza sepolta alle sue pendici.
Il sistema computerizzato di bordo, Teletraan I, torna in funzione e invia all’esterno un satellite Sky Spy, per esplorare il mondo circostante ed eseguire scansioni di macchinari locali.
Teletraan I sfrutta queste informazioni per riformattare i Transformer e dare loro nuove modalità alternative. Il primo a venire riattivato è Skywarp, che fa sì che soltanto i suoi compagni Decepticon siano oggetto delle attenzioni di Teletraan I.

Megatron, dopo aver compreso che dallo schianto è passato molto tempo, conduce via i Decepticon, lasciando gli Autobot a marcire nella nave. Starscream decide di sferrare un ultimo colpo alla nave, ma così facendo causa la riparazione e il risveglio di Optimus Prime, che a sua volta si dedica a riattivare gli altri Autobot.

Megatron stabilisce che i Decepticon prosciugheranno la Terra delle sue risorse, per costruire un’arma definitiva e conquistare l’universo.
Starscream viene incaricato di convertire un’area desertica in un cantiere per la costruzione di un nuovo incrociatore stellare.
Rumble distrugge una vicina centrale elettrica per procurarsi la materia prima.

Optimus Prime invia Hound e Cliffjumper a esplorare l’area.
I due scoprono i Decepticon e Cliffjumper tenta avventatamente di eliminare Megatron, senza successo.
Laserbeak insegue i due Autobot in fuga, riuscendo a danneggiare Hound.

Il medico Autobot Ratchet interviene per recuperare Hound.

I Decepticon Thundercracker e Reflector intercettano un veicolo terrestre che sta giungendo a indagare sulla distruzione della centrale; Ravage lo intercetta e mette in fuga i terrificati umani.

Hound viene riparato e riferisce su quanto scoperto.
Optimus Prime ordina a Jazz di preparare una squadra d’assalto per contrastare i Decepticon.

I Decepticon attaccano una piattaforma petrolifera oceanica, dove lavorano William “Sparkplug” Witwicky e suo figlio Spike. Scacciati gli umani, i Decepticon iniziano ad accumulare Cubi di Energon, ma l’arrivo degli Autobot li interrompe.
Nella battaglia che segue, Megatron colpisce il supporto della piattaforma, facendola inclinare e affondare parzialmente.
Comprendendo che gli umani sono in pericolo, Optimus Prime tenta si salvare Spike e Sparkplug. Megatron dà fuoco a un serbatoio di petrolio e i Decepticon se ne vanno col loro bottino di Energon.

Continua

Citazioni

Bumblebee: “Prime told me there would be days like this.”
Wheeljack: “And you didn't believe him?”
Bumblebee: “I do now!”

Bumblebee: “Prime mi aveva detto che ci sarebbero stati giorni come questo.”
Wheeljack: “E tu non gli hai creduto?”
Bumblebee: “Gli credo ora!”

Optimus Prime: “Unless a new supply of energy is found, nobody is going to win this war.”
Prowl: “When do we start the search mission?”
Optimus Prime: “Soon as you are ready to launch.”


Optimus Prime: “A meno che non si trovi una nuova riserva di energia, nessuno vincerà questa guerra.”
Prowl: “Quando iniziamo la missione di ricerca?”
Optimus Prime: “Non appena sarai pronto al lancio.”

Shockwave: “Fear not, Megatron. Cybertron shall remain as you leave it.”

Shockwave: “Non temere, Megatron. Cybertron resterà come lo lasciate.”

Megatron: “Now it's only a matter of time until Optimus Prime admits defeat.”
Starscream: “The Autobots would have lost eons ago if I'd been calling the shots.”
Megatron: “Starscream, only a select few ever lead.”
Starscream: “My time will come, Megatron.”
Megatron: “Never. Never!!”


Megatron: “Ora è solo una questione di tempo, prima che Optimus Prime ammetta la sconfitta.”
Starscream: “Gli Autobot avrebbero perso millenni fa, se fossi io a dare gli ordini.”
Megatron: “Starscream, solo pochi prescelti possono mai essere i capi.”
Starscream: “Il mio tempo verrà, Megatron.”
Megatron: “Mai. Mai!!”

Ironhide: “Leakin' lubricant!”

Ironhide: “Lubrificante sgocciolante!”

Skywarp: “Megatron, my leader. We are alive again!”

Skywarp: “Megatron, mio capo. Siamo di nuovo vivi!”

Megatron: “Much time has passed. We are on a planet far from Cybertron, but our mission has not changed.”
Skywarp: “How do we know Cybertron still exists?”
Megatron: “It must exist. And if this land is filled with resources, we shall return home with the power to build the ultimate weapon and conquer the universe.”

Megatron: “Molto tempo è trascorso. Siamo su un pianeta molto lontano da Cybertron, ma la nostra missione non è cambiata.”
Skywarp: “Come sappiamo che Cybertron esiste ancora?”
Megatron: “Deve esistere. E se questa terra è colma di risorse, noi torneremo a casa con il potere per costruire l’arma definitiva e conquistare l’universo.”

[Starscream fires on the Autobot Ship]
Megatron: “Starscream!”
Starscream: “I’m just saying goodbye.”



[Starscream fa fuoco sulla nave Autobot]
Megatron: “Starscream!”
Starscream: “Sto solo dicendo addio.”

Megatron: “Starscream, convert the area for construction.”
Starscream: “But what about materials?”
Megatron: “Use your imagination!”

Megatron: “Starscream, converti l’area in cantiere.”
Starscream: “Ma la materia prima?”
Megatron: “Usa la tua immaginazione!”

Soundwave: “Rumble, activate pile drivers. Operation: destruction.”

Soundwave: “Rumble, attiva i martelli pneumatici. Operazione: distruzione.”

Starscream: “Someday I'll be giving the orders, Rumble. You'll do what I say.”
Rumble: “Look, Starscream. Megatron is strong. He's merciless. He can't be beaten, and you'll never be our leader.
Starscream: “I will find a way. Everyone has a weakness.”

Starscream: “Un giorno sarò io a dare gli ordini, Rumble. E tu farai ciò che dico io.”
Rumble: “Guarda, Starscream. Megatron è forte. E’ spietato. Non può essere sconfitto e tu non sarai mai il nostro capo.”
Starscream: “Troverò un modo. Tutti hanno un punto debole.”

Hound: “Sure is a lot different than Cybertron out here!”
Cliffjumper: “Don't fall in love with it, Hound! We won't be stayin' that long!”

Hound: “Di certo qui fuori è molto diverso da Cybertron!”
Cliffjumper: “Non te ne innamorare, Hound! Non resteremo tanto a lungo!”

Megatron: “How ironic. By leading us to this planet, the Autobots have sealed their own doom.”

Megatron: “Davvero ironico. Conducendoci a questo pianeta, gli Autobot hanno segnato il loro destino.”

Optimus Prime: “Jazz, organize a battle unit. We're going after them.”
Jazz: “Prowl! Trailbreaker! Wheeljack! Ironhide, Mirage, Sunstreaker! Sideswipe! Autobots, start your engines! Ready, Prime.”
Optimus Prime: “Let's roll.”

Optimus Prime: “Jazz, organizza un’unità di battaglia. Li inseguiremo.”
Jazz: “Prowl! Trailbreaker! Wheeljack! Ironhide, Mirage, Sunstreaker! Sideswipe! Autobot, avviate i vostri motori! Pronti, Prime.”
Optimus Prime: “In marcia.”

Megatron: “Don't interfere, Prime.”
Optimus Prime: “Give it up, Megatron!”
Megatron: “The universe is mine!”

Megatron: “Non interferire, Prime.”
Optimus Prime: “Arrenditi, Megatron!”
Megatron: “L’ universo è mio!”

Megatron: “Here's something to keep you warm.” [ignites a oil tank]

Megatron: “Ecco qualcosa per tenerti al caldo.” [incendia un serbatoio di petrolio]

Note

Alcune scene iniziali di questo episodio sono state riutilizzate nella sequenza di apertura dell’episodio Transform and Roll Out! Part 1 della serie Animated.

Wheeljack ha l’onore di essere il primo Transformer e il primo Autobot a entrare in scena.

Insolite unità di misura mai più riutilizzate: il quartex (misura di tempo), il mega-mile (mega-miglio).

La modalità alternativa Cybertroniana dei Seeker è nota presso i fan col nome di Tetrajet.

La famigerata modalità Cybertroniana di Soundwave non è chiaramente identificabile. Potrebbe essere un lampione, una decorazione o qualunque tipo di struttura che svolge funzioni sensoriali. Il buon senso impone che si tratti di una forma molto diffusa sul pianeta, perché in caso contrario la modalità in questione perderebbe gran parte della sua utilità.

Iacon, oltre che base degli Autobot, è anche una città-stato. Sebbene nella serie animata non venga più nominata, nei fumetti Marvel essa gioca invece spesso e volentieri un ruolo rilevante per la Resistenza Autobot.

Per la sua ricomparsa in una serie animata, bisogna attendere l’episodio Sparkwar Part Two: The Search della Stagione 2 di Beast Machines.

Su Cybertron, i Transformer hanno le stesse modalità robotiche che avranno sulla Terra, sebbene le loro modalità veicolari siano inevitabilmente diverse. Nella miniserie a fumetti Transformers '84 della IDW (2020), l'artista Guido Guidi riprende questa tecnica, creando modalità cybertroniane per i Dinobot e per il gruppo di Tracks, Smokescreen, Hoist, Grapple, Skids e i Conehead. Nella linea di giocattoli War For Cybertron: Siege (2018), le modalità dei Tetrajet e del Lampione di Soundwave accompagnano modellini dall'aspetto robotico "terrestre".

La squadra di Seeker che attacca Wheeljack e Bumblebee comprende Starscream, Skywarp, e Thundercracker, sebbene Starscream parli con voce diversa. Altre inquadrature mostrano Seeker con colorazione diversa; in particolare, quello arancione sarà retroattivamente identificato come Sunstorm.

In alcune inquadrature, la squadra di Seeker sembra essere composta da cinque membri.

La modalità alternativa Cybertroniana di Wheeljack sembra pensata per essere utilizzata da un robot delle dimensioni di Bumblebee.

Nonostante l’apparenza, la modalità veicolare Cybertroniana di Bumblebee è dotata di ruote.

Il nome Arca della nave spaziale degli Autobot è ufficiale, ma nella serie animata non viene mai usato.

Nei momenti che precedono il lancio, l’Arca si trova in posizione verticale senza nessuna struttura di ancoraggio o di supporto. Ancora più bizzarro è il fatto che essa sembri essere già distaccata dal suolo, prima ancora che i motori si siano accesi: come se fosse sospesa in aria in attesa di partire.

La scena in cui Optimus Prime ordina ai suoi Autobot di prepararsi a respingere gli invasori Decepticon (“Prepare for battle!”) viene riutilizzata subito dopo, ma accompagnata dalla voce di Megatron (“Attack! Attack!”).

Nella riedizione per la serie Generation 2, questa scena fu corretta applicando una sequenza con Megatron seduto sul suo trono (riciclata da questo stesso episodio).

Durante la battaglia a bordo dell’Arca, nessuno dei Transformer apre il fuoco. Nemmeno Megatron.

La lunga carrellata sulla battaglia all’interno dell’Arca presenta errori di vario tipo:
- l’inquadratura di Soundwave attaccato da Ironhide è seguita immediatamente da Soundwave che affronta Ratchet;
- quando viene scagliato da Soundwave in un pannello comandi dell’Arca, Ratchet sfoggia un simbolo Decepticon al centro del torace;
- nella lotta con Optimus Prime, Megatron è inizialmente privo del suo cannone a fusione, ma nell’inquadratura successiva l’arma ricompare;
- alla fine della carrellata, Soundwave e Ratchet ricompaiono, svenuti, al capo opposto del ponte della nave.

Quando i Transformer capiscono che l’Arca sta per schiantarsi, ci sono due Soundwave e due Starscream.

La nave spaziale Decepticon viene riscoperta nell’episodio Microbots.

Il nome della nave Decepticon, Nemesis, viene rivelato nell’episodio Nemesis Part 1 della serie di Beast Wars, dove essa viene descritta come la più potente nave Decepticon della storia.

Gli eventi della serie di Beast Wars hanno luogo proprio durante i quattro milioni di anni in cui gli Autobot e i Decepticon giacciono inattivi nel relitto dell’Arca.

Quando Optimus assegna l’incarico a Hound e Cliffjumper, Cliffjumper compare con i colori di Bumblebee.

Uno dei cannoni di Laserbeak ha la singolare e mai più riutilizzata capacità di sganciarsi per inseguire e attaccare autonomamente un avversario.

L’autogru che recupera Hound viene chiamata Hauler, ma il presunto personaggio non solo non si trasforma mai in robot, ma non ricompare più in tutta la serie.

Quando Ratchet si trasforma da ambulanza a robot, sullo sfondo compare per pochi istanti il suo rimorchio trasformato in stazione di battaglia. Questo rimorchio, che fa parte del modellino originale del personaggio, esce completamente di scena col progredire della serie.

Nell’inquadratura della costruzione della base Decepticon, Soundwave appare con lo schema cromatico di Sideswipe.

Laserbeak scopre la piattaforma petrolifera solo dopo che Hound è stato messo fuori gioco. Non è quindi chiaro perché gli Autobot giungano sulla piattaforma: come hanno appreso quali sono le mire dei Decepticon?

Gli Autobot giungono in volo sulla piattaforma petrolifera: questa è un’abilità che, durante il trittico More Than Meets The Eye, va e viene a seconda delle esigenze narrative.

Col progredire della serie, si stabilisce che i Decepticon volano e gli Autobot no, ma sono sempre presenti frequenti eccezioni.

La scelta degli Autobot effettuata da Jazz non corrisponde ai personaggi che effettivamente giungono alla piattaforma petrolifera: per esempio, Huffer e Brawn partecipano alla lotta senza mai essere stati nominati da Jazz.

Quando Rumble getta Spike in acqua, suo padre grida “Pike!” invece di “Spike”.

More Than Meets The Eye è un titolo applicato a posteriori. Inizialmente, questo trittico do episodi era stato pensato come una miniserie, intitolata semplicemente The Transformers (esattamente come l'albo G1 Marvel US n.1).


lunedì 26 ottobre 2020

G1 Marvel US nn. 1-12 - I Transformer arrivano sulla Terra ed è subito guerra di potere!

Nel 1984, con una miniserie bimestrale in quattro numeri, la casa editrice Marvel Comics mette su carta i concetti narrativi di The Transformers, sviluppati per conto della Hasbro e poi rielaborati e semplificati dalla Sunbow per l'omonima serie animata.

La trama è inizialmente affidata a Bill Mantlo (famigerato per il suo noioso e interminabile ciclo su The Incredible Hulk) con sceneggiatura di Ralph Macchio (che tornerà in seguito ad adattare Transformers: The Movie e un episodio della terza stagione animata G1), per poi vedere subentrale Jim Salicrup come scrittore completo. Il vero burattinaio è però il supervisore Bob Budiansky, che ha creato buona parte dei profili degli Autobot e dei Decepticon (scrivendone i testi sia per il fumetto e i cartoni, come per i giocattoli). E' proprio la vastità della schiera di personaggi cybertroniani a mettere a dura prova gli scrittori come gli artisti: il disegnatore veterano Frank Springer, con le chine di Kim DeMulder, fa i salti mortali per gestire la pletora di robot nelle sue mani, in vignette dove i dialoghi devono riuscire a caratterizzarli ed identificarli tutti in poco tempo; il colorista Nelson Yomtov (che resterà sulla serie fino alla fine) stenta a stare dietro a quelle forme robotiche, e gli scappano non pochi svarioni. Paradossalmente, il risultato è efficace e incisivo, assai diverso da ciò che accade alla miniserie Starriors (incentrata sui giocattoli della Tomy), affidata a un'infelice scrittrice come Louise Simonson.

E infatti The Transformers si fa notare e apprezzare, col il suo approccio abbastanza ragionato e realistico: alle azioni dei Decepticon viene data una motivazione sociologica (mentre nella serie animata sono cattivi e basta), e Megatron ha piani spaventosi per Cybertron e per la galassia; gli Autobot non sono semplicemente nobili, ma anche eticamente responsabili del fatto di aver portato la loro guerra sulla Terra e tra i suoi abitanti organici; gli esseri umani faticano a distinguere le due fazioni di questi meccanoidi alieni, e provano terrore in loro presenza; la famiglia Witwicky (il padre Sparkplug e il figlio Buster) viene coinvolta volente o nolente nel conflitto ed esperisce anch'essa, come gli Autobot, le reali e dolorose conseguenze di un combattimento (ci sono robot feriti e "morti", e Sparkplug ha un infarto che lo spedisce in ospedale); la corsa al carburante per la sopravvivenza non è solo una questione egoistica dei Decepticon, ma colpisce anche gli Autobot. Nonostante sia destinata ufficialmente a un pubblico di bambini, la miniserie è concepita e sceneggiata con un'ottica cupa, adulta e poco consolatoria.

G1 Marvel Uk n. 1
Nell'intreccio frenetico della miniserie, con vari colpi di scena e ribaltamenti di situazione, entrano anche l'universo Marvel (l'Uomo Ragno che combatte al fianco di Gears, Nick Fury e Robbie Robertson che fanno una breve apparizione) e la sua geografia impossibile, tanto che la Terra Selvaggia diviene causa della nascita dei Dinobot e teatro della sconfitta di Shockwave (avvenuta però milioni di anni prima). La battaglia conclusiva, che vede la sconfitta degli Autobot per mano del redivivo Shockwave,  viene realizzata con due varianti della tavola finale: nel caso, infatti, la Marvel avesse deciso di non dare seguito alla miniserie, l'albo n.4 si sarebbe concluso con una netta vittoria degli Autobot (lasciando cadere nel limbo la sottotrama della resurrezione di Shockwave).  

In questi quattro PDF, scaricabili gratuitamente, vi riproponiamo la miniserie in questione, così come fu presentata sulle Cronache di Vector Sigma, e cioè con una traduzione più accurata di quella pubblicata dalla nostrana casa editrice Play Press, nonchè una grafica dei titoli aderente quanto possibile all'originale. Prossimamente, provvederemo a risolvere il problema della diversa risoluzione di certe pagine del n. 1. Segnalateci eventuali errori di pagine mancanti od ordine errato!

Finale alternativo

 

Come bonus, presentiamo anche la copertina dell'albo G1 Marvel UK n. 1, che nel Regno Unito ristampò proprio la prima parte di G1 Marvel US n.1,  nonchè la pagina finale alternativa di G1 Marvel US  n. 4.
 
 
Con il n.5 della serie, Bob Budiansky passa da supervisore a sceneggiatore, e ordisce un epico arazzo narrativo in 8 albi nei quali sconvolge lo status quo degli Autobot e dei Decepticon, sbizzarrendosi in un intreccio articolato, complesso e fluido, dove imperano i colpi di scena (gli Autobot appesi come quarti di manzo; Optimus Prime decapitato), le spettacolari battaglie con stravolgimenti delle situazioni canoniche della serie animara (Shockwave sconfigge e umilia Megatron, divenendo nuovo capo dei Decepticon; Ratchet dà inizio a una faida con Megatron, destinata a durare anni), le rivelazioni e le innovazioni (la Matrice della Creazione di Optimus Prime, che viene trasferita nella mente di Buster witwicky), i nuovi arrivi (i Constructicon, Jetfire) e un sorprendente cast di esseri umani che integra memorabilmente la saga (G.B. Blackrock, una specie di Tony Stark dell'industria petrolifera e aerospaziale che da nemico passa ad alleato degli Autobot; la sensuale e folle Circuit Breaker). 

 
L'apporto artistico è variegato e interessante: si va dagli onesti artigiani Alan Kupperberg (che si inchiostra da solo e ne trae un notevole vantaggio) ed Herb Trimpe (da sempre vituperato per i suoi brutti esseri umani, ma a suo agio coi robot e i mostri, e per di più qui inchiostrato da abili artisti quali l'eccellente Tom Palmer) fino ai sublimi William Johnson e Kyle Baker; Riccardo Villamonte è una meteora artistica, mentre Mark Texeira si è poi fatto notare su serie più adulte della Marvel, divenendo autore di qualità. La direzione di Budiansky (che è anche un disegnatore) riesce comunque a uniformare questa molteplicità di talenti: non ce n'è uno solo di loro che non contribuisca con visioni suggestive e grandiose di qualche aspetto della saga, dagli interni dell'Arca agli ologrammi di Cybertron, passando per Devastator, Circuit Breaker, i Dinobot sulla neve, la Terra Selvaggia, Ratchet e la sua OMAR, gli Autobot redivivi, Frenzy che suda olio e molte altre perle. Le battaglie e la memorabile ascesa di Shockwave causano anche una riduzione del gruppo di comprimari (specialmente degli Autobot), il che consente al colorista Nel Yomtov di prestare più attenzione alla colorazione dei protagonisti, migliorando ulteriormente la fruibilità visiva della saga.
 
Come bonus, presentiamo la copertina dell'albo G1 Marvel UK n. 33, che introduceva la ristampa della prima parte di G1 Marvel US n .9, storia d'esordio di Josie Beller come Circuit Breaker.

Tra le molte curiosità che si inanellano in questa 170 pagine, segnaliamo solo che nell'impianto aerospaziale Blackrock, Shockwave sta facendo fabbricare alcuni jet in cui si riconosce la modalità alternativa di Dirge, Ramjejt e Thrust, anche se in seguito i Conehead entreranno in scena per vie diverse (e cioè non saranno creati sulla Terra).
Quesito finale: dove sono i Dinobot, dopo la battaglia con Megatron? Bob Budiansky non dedica loro altro spazio, almeno per il momento, creando così l'occasione per la Marvel UK di dare vita a un'articolata e intrigante saga incentrata proprio su Grimlock e i suoi quattro colleghi primitivi, di cui ci occuperemo a breve.
 
 

giovedì 22 ottobre 2020

Transformers ’84 n.4: Secrets & Lies [edizioni IDW] - tavole e copertine di anteprima

Transformers ’84: Secrets & Lies n. 4

Sulla Terra, Grimlock è solo nell'affrontare la minaccia di...Megatron? Nel frattempo, su Cybertron, i Wrecker intraprendono la loro primissima missione! Si svela la storia segreta della Terra e di Cybertron!

Di Simon Furman (storia), Guido Guidi (arte e copertina) John-Paul Bove (colori), Casey Coller (copertina), Nick Roche (copertina).

Il Megatron originale possiede, sin dalla stesura del suo Profilo Marvel che ne ha definito nome, personalità e poteri, un collegamento con un buco nero da cui può trarre antimateria con la quale alimentare il proprio cannone. Nella saga Marvel US, Megatron non ha mai usato questa capacità. Nella integrazione narrativa britannica della Marvel UK, Megatron ha tentato di usare quest'arma devastante in ben due casi: prima ne I predatori dell'ultima Arca (nn. 18-21), per fermare la minaccia di Auntie, il computer di bordo dell'Arca andato fuori controllo a causa dei danni subìti durante lo schianto di milioni si anni prima; poi, in Resurrezione! (nn. 103-104), con lo scopo di annientare Optimus Prime e Ultra Magnus (al prezzo di spazzare via anche tutta la città-stato di Polyhex, cosa che Ratbat non gradì affatto).

Adesso, in Transformers '84 n. 4, Simon Furman riprende l'argomento dell'antimateria, chiedendosi perchè Megatron non abbia mai voluto sfruttare quest'arma così unica, e formulando una spiegazione a posteriori.

Come spiegato da Furman , in Transformers '84 n. 3 il computer Auntie dà gravi segni di malfunzionamento, gettando così le basi per il suo comportamento ne I predatori dell'ultima Arca: nessuno dei cybertroniani presenti, però, potrà sventare gli eventi del 1985 E.C., dato che Megatron non è cosciente (Auntie ne controlla le funzioni motorie a distanza), Grimlock sarà sepolto nel catrame fino a quell'anno remoto, e i Conehead torneranno su Cybertron (forse? Come? Saranno gli stessi personaggi?).

Guido Guidi illustra la caverna dell'Arca di quattro milioni di anni fa con abbondanza di canali lavici e formazioni come stalattiti/stalagmiti che ricollegano questo fumetto a Beast Wars: come tutti gli appassionati ricorderanno, in quella serie animata i Predacon rintracciano l'Arca degli Autobot, sepolta sotto il vulcano dormiente, all'interno di una vasta caverna animata proprio da analoghi canali di lava. Questa caratteristica non è presente nei fumetti G1 Marvel,  con la sola eccezione de La prova del fuoco! (G1 Marvel US n.38), dove Spike Witwicky scopre che in altre grotte del vulcano St. Hilary scorre lava ribollente.

Sebbene Furman non abbia chiaramente detto a quale continuità appartiene Transformers '84, l'impressione comune è che questa miniserie si innesti nella continuità Marvel US, ma implicando che anche gli eventi Marvel UK vi siano accaduti, sebbene con piccole differenze rispetto all'effettiva saga Marvel UK (per esempio, Impactor conosceva già i TripleChanger Autobot 4 milioni di anni fa; oppure, Ultra Magnus non è stato costruito nel 1986 per "Operazione: Vulcano"). Ciò ha irritato certi appassionati, i quali però trascurano un dettaglio: la saga Marvel US non appartiene alla continuità Marvel UK: i suoi albi furono infatti oggetto di piccole modifiche nei dialoghi, quando furono ristampati nell'edizione britannica. Nel caso specifico di Transformers '84 n.4, ci troviamo davanti l'argomento potenzialmente spinoso della genesi dei leggendari Wrecker: abbiamo già visto Impactor nel n.2, con due mani anzichè una mano e un uncino perchè ancora giovane (ma anche nella saga di Obiettivo: 2006 gli capitò di avere due mani per errore): chi altri entrerà nella formazione originale della squadra? Comparirà anche Emirate Xaaron?  


martedì 20 ottobre 2020

[Nuovo Universo] PSI-Force incontra Nightmask e DP7

Il Nuovo Universo presenta le conseguenze di Coscrizione, negli albi PSI-Force n.22 e PSI-Force n.23 (scaricabili in formato PDF).

Il governo degli Stati Uniti, per reagire al devastante effetto dell'esplosione che ha spazzato via Pittsburg e aperto una voragine nella crosta terrestre, sta reclutando i paranormali per prepararsi alla guerra.
Inevitabilmente, nella caserma di Fort Benning, dove già è stato arruolato Nightmask, finiscono per convergere anche i potentissimi membri di PSI-Force.
Lo scontro con gli altri paranormali, tra cui anche i membri del noto gruppo DP7, è inevitabile. Nightmask non vi partecipa, ma il suo alter ego umano Keith Remsen ha ben altri problemi, dato che il suo inconscio ha trasformato Nightmask in una minaccia!

Per un riepilogo dei precedenti eventi del Nuovo Univero, ecco la riproposta in formato PDF due fumetti presentati sul defunto sito delle Cronache di Vector Sigma: PSI-Force n.1 (con la formazione del gruppo) e Nightmask - 3 storie brevi (con la cronaca del progressivo degrado della personalità onirica di Keith Remsen). Il lungo albo speciale di Coscrizione è stato inoltre aggiornato con una quindicina di tavole rivedute e corrette.



giovedì 15 ottobre 2020

[3P] FansProject: Protector in "Riflessione" e "Rifrazione"

Riflessione

Rifrazione
La linea Parallax della "terza parte" FansProject consiste in accessori per ampliare modellini ufficiali di Hasbro e Takara. La collezione di TFX-04 Protector fornisce a Classics Rodimus (2006) un rimorchio funzionante e le estensioni di gambe, braccia, torace, testa e alettoni per dare forma a un effettivo Rodimus Prime.

Giocando sul fatto che Classics Rodimus sembra una forma intermedia tra G1 Hot Rod e G1 Rodimus Prime (notoriamente, il primo diventa il secondo dopo aver ricevuto la Matrice e l'investitura di Optimus Prime), il doppio fumetto allegato si chiede come mai Rodimus non abbia subito l'evoluzione completa, e mostra due possibili esiti di questo percorso, giocando questa volta sul significato fisico di riflessione e di rifrazione: la luce che viene rinviata, può anche essere propagata in una diversa direzione. C'è però da considerare anche il secondo significato del termine riflessione: considerazione attenta, espressione di maturità e consapevolezza nell'esercizio del pensiero, cioè l'atto che Rodimus deve compiere per assurgere alla statura di vero Prime. Un atto che, però, può anche prendere una diversa direzione e giungere a un esito opposto, se la mente che lo compie si spezza (cioè rifrange)  sotto la pressione delle responsabilità.

I due fumetti, in formato PDF, sono scaricabili cliccando sulle anteprime delle copertine, o direttamente dai seguenti link:

Parallax: Protector - Riflessione

Parallax: Protector - Rifrazione

 

 

domenica 11 ottobre 2020

[Nuovo Universo] Coscrizione - il ritorno di Nightmask

Dopo la fine della serie regolare di Nightmask, e dopo la devastazione che ha colpito Pittsburgh e scosso l'intero pianeta Terra, l'intrepido esploratore dei sogni e dell'inconscio torna in scena nelle 44 pagine dell'albo speciale Coscrizione (The Draft - 1988).

Il governo degli Stati Uniti d'America reagisce alla terribile tragedia che lo ha colpito fisicamente, moralmente, socialmente ed economicamente, reclutando quei cittadini che abbiano sviluppato bizzarri poteri dopo l'Evento Bianco. Il motivo di questa scelta? A parte la questione economica, c'è la spaventosa possibilità di una guerra con altre nazioni che stanno a loro volta trasformando in armi i loro metaumani.

A Keith "Nightmask" Remsen, ora tenente dell'esercito USA, tocca il durissimo compito di valutare la psiche di questi soggetti, che sono confusi e spaventati (e magari anche psicotici), ma controllano anche poteri potenzialmente devastanti.

Storia di Mark Gruenwald e Fabian Nicieza, caratterizzata dal tono aspro e dal linguaggio particolare e incisivo che sono caratteristici di quest'ultimo. Disegni del famigerato Herb Trimpe, qui con le chine di talenti consolidati o destinati a fare carriera (all'epoca di questa storia) Kyle Baker, Klaus Janson, Lee Weeks e Keith Williams.

Herb Trimpe è noto ai fan dei Transformer per aver bene illustrato i due capitoli finali della saga della testa di Optimus Prime (G1 Marvel nn. 11-12), nonchè un buon numero di evocative copertine della serie. Kyle Baker è ricordato per le sue eleganti chine nelle storie che vedono i Dinobot contro Shockwave e Megatron, nonchè la prima discesa in campo di Devastator (G1 Marvel nn. 8 e 10).

lunedì 5 ottobre 2020

G.I. Joe e Transformers n. 3

Il blog delle Cronache di Vector Sigma presenta il terzo capitolo della saga Marvel US intitolato G.I. Joe e Transformers:

G.I. Joe e Transformers n. 3

Essendo trascorsi molti mesi dalla presentazione dei capitoli precedenti, il blog li ripropone in formato PDF, scaricabili a questi link: G.I. Joe e Transformers n. 1 e G.I. Joe e Transformers n. 2

 

 

 

 

 

Annotazioni post-lettura

Per quanto sia stata in seguito ampiamente ignorata nelle continuità delle serie madri The Transformers e G.I. Joe, questa miniserie fu prodotta tentando di farla svolgere in parallelo alle serie principali (invece che incastonarla cronologicamente tra due specifici albi, o addirittura tra due specifiche pagine di un albo). Ecco quindi che i principali attori del primo episodio (Optimus Prime, Megatron e Comandante Cobra) scompaiono dalla scena con pochissime spiegazioni, mentre altri prendono il comando, come Serpentor, Shockwave. Solo di Optimus Prime ci viene detto qualcosa, dato che la scena del funerale è tratta dall'albo G1 Marvel US n.26 (ma i dialoghi di Omega Supreme appartengono a Perceptor).

Tra gli errori dovuti alla pletora di personaggi, vale la pena di segnalare che durante il funerale compaiono Jetfire e la sua versione "Macross" (forse). Compare anche Ratchet, che però nella serie The Transformers resta esplicitamente all'Arca, e non partecipa al funerale.

Quando Blaster accorre in soccorso di Omega Supreme, lo accompagnano due bizzarri Autobot: il cugino magro di Cosmos e un Red Alert col busto ruotato di novanta gradi. Vale la pena di osservare che Red Alert è uno dei grandi assenti della continuità G1 Marvel, e che lo si è visto (per errore) solamente nelle prime storie UK e, in seguito, in alcuni episodi ambientati nei futuri alternativi UK.

Lo sceneggiatore Higgins si sforza di dare spazio ai personaggi di entrambe le linee, ma, purtroppo, finisce col darne una lettura appiattita sulle loro biografie e insistentemente ridondante, quando invece non li fa agire come completi idioti (Omega Supreme dichiara di attendere che il nemico faccia una mossa, e subito dopo apre il fuoco; Blaster crede alle amorevoli parole di Serpentor, subito dopo che Cobra li ha attaccati senza provocazione; Dr. Mindbender e Serpentor si oppongono sin dall'inizio dell'alleanza coi Decepticon, ma consegnano la Centrale Alpha nelle loro mani; la senatrice Larkin incontra pubblicamente una famigerata terrorista, in un bar, come se volesse farsi catturare).

La tecnologia della Centrale Alpha è, ovviamente, troppo avanzata perche è sia stata realizzata dai terrestri, ed è altrettanto impensabile che i Decepticon non possano ricostruirla (anche se, riducendo la Terra a una palla di magma fuso, loro dove andrebbero? Non hanno una sola astronave a disposizione). L'ispirazione per un simile congegno è da cercarsi nella serie animata di G.I.Joe, dove la contesa di prodigiose innovazioni scientifiche con applicazione militare è all'ordine del giorno.

I due cambiamenti permanenti dell'universo dei Transformer G1 US che sopravvivono a questa miniserie sono la distruzione di Bumblebee e di Dirge. Mentre Bumblebee sarà ricostruito come Goldbug in un albo G1 Marvel US, Dirge dovrà attendere la saga G2 Marvel US per tornare in scena. All'epoca, la Marvel UK non pubblicò questa miniserie, e rimediò alla distruzione e rinascita di Bumblebee facendolo cadere sotto i colpi del mercenario Testa di Morte in G1 Marvel UK n. 114, per poi lasciare che Wreck-Gar lo ricostruisse in G1 Marvel UK n. 118, ma non prima che costui ci regalasse una memorabile interpretazione dell'Amleto con la testa di Bumblebee al posto del teschio di Yorick.

Indice di tutte le storie disponibili