Copertina del Titat Book |
Shockwave e Megatron, dopo il loro rientro in scena degli albi G1 US nn. 13-16 continuano a ignorarsi a vicenda, il primo nuovamente insediato nella Fortezza Decepticon che era stata costruita nella miniserie di partenza della saga, e il secondo impegnato a trasformare la miniera di carbone a cielo aperto del Wyoming in una nuova fortezza.
A fare da trait d'union, c'è un machiavellico Soundwave, fedele alla causa dei Decepticon a tutti i costi, e capace di qualunque atto e manipolazione pur di piegare i suoi comandanti alla "ragione di stato": molto diverso dal servile automa senza personalità della serie animata G1, questo è il vero Soundwave, così come è stato caratterizzato nel suo Profilo (come anche dalle specifiche tecniche presenti sulla confezione).
La loro vicenda si intreccia con quella di Buster Witwicky, in un crescendo sorprendente: dallo scontro tra il Robot-Buster e Shockwave si passa a una spettacolare battaglia di nuovi e vecchi Autobot contro Devastator, e si raggiunge il culmine con un delirio onirico che sembra nato dall'inconscio umano, ma è in realtà un messaggio della Matrice della Creazione, riguardante... le Squadre Speciali!
In questo spettacolare intreccio, ricco di idee e di personaggi, l'attenzione per la continuità USA è spasmodica, ma c'è spazio anche per momenti genuinamente comici, ispirati proprio al nuovo tono delle storie statunitensi (Smokescreen che attiva il proprio "facsimile" umano quando Sparkplug è seduto al posto di guida; i Constructicon che discutono col bigliettaio del derby; Donny Finkleberg che presenta e commenta la resa dei conti tra Shockwave e Megatron, quasi fosse uno spettacolo di lotta libera; Soundwave che "sputa", emettendo il suono puttup che lo aveva reso nella pagina della posta UK, dove era lui stesso a rispondere con disprezzo ai lettori; e infine, Shockwave che, nel riappacificarsi con Megatron, adotta le movenze di un bambino arrabbiato e capriccioso).
Note
In UK nn. 42-44,
Optimus Prime si era rifiutato di costruire nuovi robot per combattere i
Decepticon; ora sembra ansioso di realizzarne una dozzina, rinnegando
le proprie scelte. Consapevole della forzatura (imposta dalla Hasbro),
la redazione Marvel UK rimedia alla contraddizione con un racconto di
solo testo, "Il ritorno dei Transformer", pubblicato sull'Annual 1986: in esso, Optimus Prime spiega di aver cambiato idea quando ha saputo del ritorno al potere di Megatron.
Speciale UK "Seconda Generazione" |
Durante lo scontro tra Shockwave e Buster, compare un elegante tocco aggiuntivo di continuità che completa il finale di G1 Marvel US n. 12:
nelle pagine statunitensi della serie, la riemersione di Shockwave
dalla palude in cui era sprofondato dopo la sconfitta non viene mai
mostrata.
Trentacinque anni dopo: Segreti & Bugie
La profezia dei Gestalt inviata dalla Matrice mostra: Superion, Menasor, Bruticus e Defensor. I primi due sono stati creati con certezza sulla Terra; gli altri due invece non hanno un'origine nota (ma nel ciclo USA dell'Omnibase, Defensor viene disegnato per errore tra gli Autobot di Cybertron che inviano GrandSlam e RainDance alla ricerca degli Autobot dell'Arca).
La profezia non mostra Abominus e Computron, che invece vengono costruiti su Cybertron, dimostrando che la tecnologia Combiner è già nota ai Decepticon. E' da escludere che il gruppo di Scorponok l'abbia ricevuta da Straxus dopo che questi l'ha ricevuta dalla Terra: nella miniserie USA Headmasters, infatti, Fortress Maximus parla degli Autobot dell'Arca come di un mito; nè lui nè Scorponok danno la minima mostra di sapere che Optimus Prime e Megatron sono ancora vivi, nonostante gli eventi di G1 US nn. 17-18 e tutto il successivo ciclo UK che li vede tornare brevemente su Cybertron.
Ci sono due possibilità: Scorponok e Fortress Maximus sono partiti da Cybertron molto prima degli eventi di US nn. 17-18 (e per trovare Nebulos ci hanno impiegato qualche annetto); oppure Cybertron è così vasto e desolato che i loro gruppi si trovano lontanissimi da Polyhex e non hanno contatti nè con Straxus nè con Perceptor.
Sia come sia, non possono aver ricevuto la tecnologia Combiner dalla Terra, ma dispongono di Abominus e Computron, e chissà da quanto tempo la Matrice quindi non ne invia le immagini perchè essi già esistono. Inserire l'errore grafico di Defensor in questa ricostruzione pare difficile (si potrebbe sostenere che la Matrice voglia che Defensor venga sulla Terra?).
L'ipotesi che la tecnologia Combiner risalga a prima della partenza dell'Arca (e quindi Shockwave la conosceva) è corroborata da Segreti e Bugie, dove Abominus risulta essere in azione già quattro milioni di anni fa.
Anche il mancato stupore degli Autobot in G1 US n.10 è quindi coerente: molti di loro non hanno mai visto un Gestalt, ma sanno che questi mostri esistono sin dai tempi di Cybertron, sebbene la tecnologia fosse padroneggiata solo dai Decepticon.
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