venerdì 18 dicembre 2020

G1 UK n. 93 "Il dono" - Buon Natale e Miglior Anno a tutti

Prima di presentare Graffiti Decepticon, la testata britannica di The Transformers pubblica un episodio tipicamente natalizio (una tradizione che si ripete per almeno quattro anni), tutto dedicato a Jetfire, definito il primo Cybertroniano costruito sulla Terra, e impegnato ad analizzare le proprie difficoltà ad integrarsi col resto degli Autobot. Con l'aiuto di Buster Witwicky, Jetfire giunge a comprendere l'unicità della propria natura di capostipite di una nuova tipologia di Transformer, in concomitanza con le festività che celebrano, in diversi modi, l'inizio di una nuova vita.

 G1 UK n. 93 "Il dono"

Annotazioni post-lettura

Durante Obiettivo: 2006, i personaggi di Jazz e Trailbreaker erano stati gravemente feriti per riallineare la continuità con la serie madre statunitense, dove i due personaggi sono in animazione sospesa nell'Arca sin da G1 US n. 12. Per questa sola storia, però, lo sceneggiatore ospite James Hill li riporta in scena, affermando che sono stati riparati e rimessi in pista; nonostante ciò, entrambi i personaggi scompaiono subito dopo anche dalla serie G1 UK, per rientrare in scena solo molto tempo dopo, nella testata madre.
E' curioso che Hill sia stato così superficiale sotto questo aspetto, data l'attenzione riservata ad altri dettagli della continuità del momento, come le notizie su Robot-Master, il riferimento al "programma primordiale" (G1 US n. 12) e alle "guglie celestiali" (G1 UK n. 30), gli errori di Jetfire in Obiettivo: 2006, la presenza degli Stunticon.
 
C'è da segnalare anche l'errore di presentare Jetfire come il primo Transformer Terrestre, quando i Constructicon sono stati costruiti prima di lui. Con una certa forzatura, si potrebbe definire Jetfire "il primo Autobot terrestre", anche se fu costruito per essere un Decepticon.

Due elementi particolarmente interessanti sono la scelta di mescolare i gruppi di Decepticon in azione (invece che mettere in scena i soli Insecticon o i soli Conehead, come tende ad accadere con i gruppi ufficiali di giocattoli), e l'unica scena di entrambe le serie G1 in cui compaiono i frutti dell'alleanza tra gli Autobot e G. B. Blackrock.
Quest'ultimo aspetto è importante anche per spiegare l'assenza di certi personaggi tra le fila di entrambe le fazioni, nelle storie principali (come accade nell'adunata Autobot di G1 US n. 19) e la loro inspiegabile ricomparsa nella serie britannica, anche se ufficialmente sono ricoverati nell'infermeria dell'Arca. Questi personaggi si trovano altrove, impegnati in missioni di routine (come quella di procurarsi carburante), le quali chiaramente sono poco interessanti da raccontare nel fumetto e sono da considerarsi implicite, ma devono necessariamente costringere un discreto numero di Autobot a stare lontani dall'Arca e dalle battagli epiche; queste stesse missioni prevedono anche frequenti schermaglie "fuori scena" con i Decepticon, ed è quindi possibile che gli Autobot "assenti" vengano feriti così gravemente da condannarli alla stasi nell'infermeria dell'Arca, spiegando la loro successiva scomparsa dai fumetti di entrambe le serie britannica. Il discorso può valere anche per certi Decepticon evasi dall'Arca!

La copertina completamente scollegata dalla storia (caso più unico che raro nei fumetti di quell'epoca) è naturalmente un ironico riferimento a Obiettivo: 2006, nonchè un primo, sibillino annuncio della colossale epopea a venire sulle pagine dei Transformer britannici.

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