giovedì 24 dicembre 2020

Transformers '84 - Segreti & Bugie n. 4

Il blog delle Cronache di Vector Sigma presenta, in italiano e in formato PDF scaricabile: 

 
Con una inattesa circolarità narrativa nelle parole di Punch/CounterPunch (che esordisce affermando che non c'è mai un finale, salvo poi concederne uno a Grimlock nell'ultima pagina), tutti (o quasi) i nodi vengono finalmente al pettine, come Simon Furman spiega dettagliatamente nelle immancabili e imperdibili Note dell'autore in coda al fumetto.
 
Ci sarà un seguito?
Di certo non se ne sente l'esigenza per gli aspetti minori della storia che non sono stati mostrati esplicitamente, come il fatto che, per esempio, Grimlock abbia preso e buttato Megatron dentro l'Arca, prima di tornare dai Dinobot, oppure che possa aver smantellato gli Autobot senza Scintilla che Auntie aveva scatenato.
 
Molto più interessanti sono invece i potenziali sviluppi narrativi per Cybertron: come già detto nei commenti al n. 3, nulla è stato detto dell'ascesa del condottiero Decepticon Trannis, destinato a schiacchiare gli Autobot e conquistare la loro capitale di Iacon.
C'è di più: come vedremo prossimamente nella saga britannica Preda, sembra che Straxus abbia dovuto anche assassinare un Decepticon che Megatron aveva nominato come proprio successore, e del cui nome e aspetto non si trova traccia in alcun fumetto storico o moderno.
Ci si chiede anche cosa ne sarà di Star Saber, unico "generale" degli Autobot a non comparire in epoca moderna.

Naturalmente, le ipotesi su un seguito devono fare i conti con le effettive vendite della miniserie: chiaramente, il n. 0 del 2019 vendette abbastanza bene da spingere la IDW a rilanciare (e, d'altra parte, il famoso Rigenerazione Uno n. 0 stracciò tutte le altre gonfiatissime e pubblicizzatissime testate IDW dell'epoca, in termini di vendite), e la qualità di questa nuova miniserie è indubbia: Furman non ha nè piattamente "riletto" storie esistenti nè rimacinato materiale noto; con una certa audacia e con quella lucidità che pochi autori hanno, ha invece non solo esplorato le premesse inedite di eventi noti, ma anche forzato ripetutamente i limiti imposti dalla continuità, tendendoli più che poteva senza ma spezzarli, per il tormento e la gioia dei lettori. Insieme al materiale potenziale di cui abbiamo appena parlato e ai livelli stellari che l'artista Guido Guidi ha raggiunto e mantenuto in ogni singola pagina, tutto ciò dovrebbe garantire l'arrivo una seconda miniserie (magari di sei numeri), sempre che il mondo reale, con la sua crisi sanitaria ed economica, non intervenga spazzando via l'industria dell'intrattenimento. 

Chiudiamo con una breve osservazione su quello che forse è il punto più sconcertante della vicenda, e cioè il (relativo) suicido di Grimlock, dettato chiaramente dall'enorme senso di colpa che lo schiaccia per aver decretato il fato dei Dinobot: è inaccettabile, in quanto evento senza precedenti, oppure per questioni psicologiche e caratteriali? Per Grimlock è sicuramente uno sviluppo mai visto, ma non lo è per i comandanti Autobot in generale: prossimamente, in G1 US n. 24, leggeremo proprio la cronaca di un atto analogo da parte di Optimus Prime, decretato a sua volta dal fardello degli errori commessi nella guerra contro i Decepticon sulla Terra (con le relative, presunte vittime, come Skids). E non abbiamo usato il termine "fardello" a caso, come sa chiunque abbia seguito con sincero interesse tutta la serie animata G1.
Non possiamo dimostrarlo, ma forse Furman, che scrisse un ampio prologo e un incisivo epilogo alla morte e resurezione di Optimus Prima, ha voluto stabilire una continuità ideale tra i due comandanti Autobot (dato che Grimlock succederà a Optimus Prime).

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