sabato 28 novembre 2020

G1 US nn. 17-20: Ritorno a Cybertron

G1 Marvel UK n. 68 (v2)
All'inizio del 1986, lo sceneggiatore Bob Budiansky riporta nella saga Marvel USA dei Transformer le tematiche adulte alla base del concetto originale che la Marvel aveva elaborato per la Hasbro (e che la Sunbow aveva fortemente edulcorato per la serie animata), producendo una saga in due parti che diventa istantaneamente un classico e una pietra miliare dell'epopea pluridecennale dei Transformer.
 
L'obiettivo si sposta dalla Terra a Cybertron, pianeta di cui per la prima volta si apprende la situazione attuale: ben lungi dall'essere il mondo vuoto e spopolato della serie animata, il pianeta Cybertron della Marvel è un inferno dove torme di Neutrali e Autobot sono soggetti al brutale dominio di un tiranno sadico e spietato, che sta portando avanti da milioni di anni un progetto di genocidio, per non parlare dei suoi più recenti esperimenti con la scienza più avveniristica, effettuati su cavie cybertroniane vive e coscienti. Il parallelo che Budiansky traccia tra i Decepticon e il lato peggiore dell'umanità è fin troppo ovvio, e delinea con chiarezza ciò che i Decepticon sono davvero, mostrandone la violenza, il cinismo e la totale mancanza di etica, senza particolari filtri per il pubblico più giovane (purtroppo per noi, i commercianti della Hasbro e certi autori rampanti dei decenni successivi, incapaci di capire questa lezione, la ignoreranno per riempire le fila dei Decepticon di vittime incomprese, parodie strappalacrime involontarie e animi romantici e tormentati).
G1 Marvel UK n. 68
G1 Marvel UK n. 67
In questa doppia storia, nuovi capisaldi e idee destinate a perdurare si susseguono senza sosta.
Compare per la prima volta il concetto della Resistenza Autobot, e lo scienziato Perceptor viene presentato come un valido e competente capo, ma è il personaggio "alla Clint Eastwood" di Blaster che si fa notare più di tutti: un ribelle duro e puro, ancorato al poprio codice morale prima ancora che a quello Autobot; è abissale differenza rispetto alla sua scanzonata controparte animata.
La geografia di Cybertron si arricchisce della due Lune del pianeta, della regione di Polyhex, dominata dalla roccaforte di DarkMount, e oltre ai nutrito gruppo di nuovi modellini di entrambe le fazioni, entrano in scena personaggi originali come Straxus, Spanner e Scrounge, destinati a restare incisi nell'immaginario degli appassionati, tanto che Straxus riceverà anche un modellino ufficiale nel 2010 (col nome di DarkMount). Esordiscono infine le unità temporali cybertroniane: il breem e il vorn. (E c'è anche il Decepticon Ferak, destinato a ricomparire solo moltissimi anni dopo in un fumetto).

Lo stacco narrativo di questi due episodi rispetto alla saga portante che si svolge sulla Terra non è netto: non solo perchè il messaggio inviato da Soundwave raggiunge Cybertron proprio durante questa vicenda (e ne costituisce il motore narrativo), ma anche perchè Straxus risponde, causando analoghi mutamenti tra i Decepticon sulla Terra.

Budiansky prosegue quindi la narrazione con un episodio che fa il punto della situazione, ricostituendo la fazione unica dei Decepticon, riepilogando liberamente chi milita tra gli Autobot (al netto dei compagni attualmente in missione per ottenere il carburante da Blacrock), riprendendo le fila di tutti i cybertroniani che erano stati dimenticati (ma non dalla Marvel UK), come i Constructicon e i Dinobot. 

G1 Marvel UK n. 70

Con la creazione di Omega Supreme, Optimus Prime sembra smentire la decisione presa in "Crisi di comando", ma è anche vero che Omega Supreme è un difensore dell'Arca, e non uno strumento per muovere guerra attiva. Il vero problema per Optimus Prime è invece un altro, come dimostra la perdita in battaglia del pacifico Skids, uno dei guerrieri di recente attivazione: l'evento non è tragico come sembra, ma per Optimus è l'inizio di una crisi interiore che sarà ampiamente approfondita nelle avventure Marvel UK, e che porterà a un tragico (e famoso) esito negli albi US.
 
G1 Marvel UK n. 72
Ironicamente, però, Skids non è morto: lo attende invece una stupenda avventura intimista (e romantica, almeno agli occhi del lettore) con la grintosa e romantica umana di nome Charlene, rovinata dall'intrusione di Ravage (che dà la preannunciata svolta da film western alla vicenda).
 
 
Nonostante l'ampia sequenza di azione dell'albo, ciò che veramente resta impressa è la vicenda privata del pacifista Skids, impegnato a fare i conti con la guerra cybertroniana da cui tenta di fuggire, ma anche a scoprire le bellezze dell'Ovest degli Stati Uniti, e i piccoli piaceri della vita quotidiana dei civili. E' da notare l'accortezza con cui Budiansky sceneggia il protagonista: se per certi versi Charlene sembra innamorarsi di lui, Skids invece, in qualità di alieno robotico, non ricambia questo sentimento in termini umani, mantenendo la propria estraneità culturale e psicologica di essere che proviene da un'altra civiltà.

Al di là dell'Atlantico: Marvel UK

La ristampa degli albi Marvel US nel Regno Unito (di cui vi proponiamo qui le quattro copertine realizzate per l'edizione UK) subisce a volte qualche correzione per garantire la compatibilità narrativa tra la saga madre e le storie autoprodotte della Marvel UK.
Nel caso di "Atti di comando!", Grimlock non si lamenta più della mancanza di azione per i Dinobot, dato che negli episodi UK ne hanno avuta in abbondanza (anche se non certo col consenso di Optimus... tutt'altro), ma accusa Optimus Prime di essere un pessimo comandante. E invece di minacciare di andarsene, Grimlock se ne va a discutere coi suoi compagni dentro l'Arca: vediamo in G1 UK nn. 74-77 cosa ne deriva.
Nel caso de "La sfida!", la versione UK vede Skids dichiarare che dovrà curare le proprie ferite, prima di tornare all'Arca con Donny: questo perchè nella saga US, Skids rientra all'Arca nell'episodio successivo; nella saga UK, invece, si svolgono ben 15 episodi autoprodotti prima che G1 US n. 20 sia ristampato. Per la precisione, il già citato arco di G1 UK nn. 74-77  è dedicato ai Dinobot, mentre i successivi nn. 77-88 ospitano l'epocale pietra miliare intitolata "Obiettivo: 2006", l'epopea con cui la Marvel UK compì il più grande passo narrativo mai osato.
 
Segreti & Bugie
 
Anche questa volta, nelle le storie che vi presentiamo compaiono importanti elementi narrativi in seguito ripresi da Segreti & bugie n. 2, la miniserie di Transformes' 84 del 2020 che il blog sta presentando in queste settimane. Nel caso in questione, si tratta principalmente di Straxus e Darkmount, ma la cosa non si ferma qui.
Nella Stagione 2 della serie animata G1, un nutrito gruppo di nuovi Autobot e Decepticon entra in scena sulla Terra senza alcuna spiegazione; varie spiegazioni sono state escogitate dagli appassionati, a volte dimenticando che il doppio episodio "La diserzione dei Dinobot" implica obbligatoriamente che tutti i nuovi personaggi siano sulla Terra da parecchio tempo, anche se non li si è mai visti in circolazione.
Diverso è il discorso per i fumetti Marvel, dove i Conehead, gli Insecticon e il gruppo di Perceptor e Blaster giunge direttamente sulla Terra da Cybertron.
Ma, allora, come mai in Segreti & bugie vediamo i Conehead salire a bordo dell'ammiraglia Decepticon, la Nemesi?

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